Un nuovo allarme per la salute intestinale emerge da recenti ricerche: il consumo elevato di alimenti ultra-processati (UPF) sarebbe associato a un aumento significativo del rischio di sviluppare polipi intestinali — precursori del Carcinoma del colon-retto — già prima dei 50 anni.

I risultati della ricerca

Lo studio — pubblicato su JAMA Oncology — ha esaminato i dati di circa 29.000 donne under-50 nel corso di oltre vent’anni. Le partecipanti con il più alto consumo di alimenti ultra-processati — in media 9-10 porzioni al giorno — mostrano un rischio aumentato del 45% di sviluppare adenomi convenzionali rispetto a quelle con consumo basso (circa 3 porzioni al giorno).

Gli alimenti coinvolti includono snack confezionati, bibite zuccherate, pasti pronti, carni lavorate, dolciumi e altri prodotti ad alto contenuto di additivi, zuccheri, sale e grassi, con scarso apporto di fibre e nutrienti.

Ipotesi sul meccanismo

I ricercatori suggeriscono due possibili spiegazioni:

  • Alterazioni del microbiota intestinale: gli alimenti ultra-processati possono ridurre i batteri “buoni” che proteggono la mucosa intestinale, compromettendo l’equilibrio intestinale.
  • Infiammazione cronica e stress metabolico: diete ricche di zuccheri, grassi saturi e additivi favoriscono picchi glicemici, insulino-resistenza, sovrappeso e infiammazione sistemica, tutti fattori che aumentano il rischio di lesioni precancerose.

Cosa è importante sapere

  • I polipi intestinali non sempre evolvono in cancro: molti restano benigni o vengono rimossi prima.
  • Lo studio è osservazionale: indica un’associazione, non dimostra causalità.
  • Non tutti gli alimenti ultra-processati hanno lo stesso impatto, e la dieta va considerata nel suo insieme — un solo alimento non definisce il rischio.

Consigli pratici per la prevenzione

Per chi desidera ridurre il rischio — specialmente se giovane — gli esperti suggeriscono:

  • Limitare il consumo di alimenti ultra-processati: snack confezionati, pasti pronti, carni lavorate, bevande zuccherate.
  • Preferire una dieta ricca di fibre, frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
  • Favorire alimenti freschi o minimamente trasformati, cucinati in casa quando possibile.
  • Considerare lo stile di vita nel suo insieme: attività fisica, peso corporeo, riduzione di fattori di rischio come fumo, sedentarietà e alimentazione sbilanciata.

La ricerca mette in evidenza un legame preoccupante tra dieta moderna ricca di cibi ultra-processati e salute intestinale — con un aumento del rischio di polipi intestinali, potenzialmente precursori di cancro al colon. Anche se non tutti i casi di polipi evolvono in malattia, i risultati invitano a riflettere sull’importanza di una dieta equilibrata e su uno stile di vita sano, come strumenti concreti di prevenzione contro il rischio di carcinoma del colon-retto, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione.

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