Un recente studio pubblicato su Neuropsychopharmacology mette in guardia: l’ansia patologica sembra “invecchiare” prematuramente l’ippocampo, l’area cerebrale responsabile di memoria, emozioni e apprendimento.
Cosa mostrano i risultati
I ricercatori — analizzando modelli sperimentali su roditori e dati genetici rilevati anche in umani — hanno individuato una “firma molecolare” tipica dell’ipermaturità cerebrale: cioè un’espressione genica nell’ippocampo che assomiglia a quella tipica di fasi avanzate di sviluppo o di invecchiamento.
Nei modelli con sintomi ansiosi o stress cronico — ad esempio sottoposti a elevati livelli dell’ormone dello stress — questi cambiamenti sono risultati coerenti con un’accelerazione dell’invecchiamento cerebrale.
Perché è preoccupante
L’ippocampo gioca un ruolo cruciale non solo nella memoria, ma anche nella regolazione delle emozioni e nella neuroplasticità.
Un’alterazione prematura di questa area — legata ad ansia o stress prolungato — potrebbe aumentare il rischio di disturbi cognitivi, di memoria, e favorire un declino cerebrale precoce. Alcune evidenze suggeriscono che disturbi d’ansia cronica e depressione sono associati a un “invecchiamento cerebrale accelerato”.
Le possibili cause
I meccanismi ipotizzati includono:
- modifiche nell’espressione genica che regolano sinapsi e connettività neuronale.
- effetti dello stress cronico e degli ormoni dello stress (come il cortisolo) sulla neurogenesi e sulla struttura cerebrale.
- una sorta di iper-maturità o “invecchiamento anticipato” dell’ippocampo, che altera i processi neuroplastici e cognitivi.
Cosa significa per la salute mentale
Il dato sensibilizza su quanto sia importante considerare l’ansia non solo come disagio psicologico, ma anche come possibile fattore di rischio biologico per l’invecchiamento cerebrale. Per questo, la prevenzione, il trattamento tempestivo e strategie di gestione dello stress — stile di vita sano, attività fisica, sonno, supporto psicologico — potrebbero contribuire a proteggere il cervello.
Lo studio rafforza l’idea che ansia e stress cronico abbiano effetti profondi e misurabili sul cervello, accelerando – in alcuni casi – l’invecchiamento dell’ippocampo. Un avvertimento importante per la salute mentale: prendersi cura dello stress e dell’ansia non è solo importante oggi, ma anche per preservare la salute cerebrale futura.
Comments are closed.



